Se l'haiku è osservazione della realtà non può non prendere in considerazione la morte che della realtà è tanta parte.
Mi ha molto colpito la bellezza dei primi due versi (il secondo senario, ma facile da sistemare) e, nel contempo, la riflessione che il gelo uccide.
Per fare un esempio, già al primo dell'anno qui la mimosa è fiorita ma, se gelasse, come è successo un paio di anni fa, perderei l'albero. Idem per le rose.
Del resto dubito che le rondini dell'immagine che hai scelto siano in grado di volare ancora per molto.
Mi sono permessa di portare la correzione solo perché tu sei spiritoso e soprattutto perché la composizione rientra nella definizione di "fintahaiku": con uno vero non l'avrei fatto.
Considerazioni amare, comunque, come queste in versione cantautoriale del grandissimo Francesco Guccini:
"Le cinque anatre."
Cinque anatre volano a sud:
molto prima del tempo l'inverno è arrivato.
Cinque anatre in volo vedrai contro il sole velato,
contro il sole velato...
Nessun rumore sulla taiga,
solo un lampo un istante ed un morso crudele:
quattro anatre in volo vedrai ed una preda cadere
ed una preda cadere...
Quattro anatre volano a sud:
quanto dista la terra che le nutriva,
quanto la terra che le nutrirà e l' inverno già arriva
e l' inverno già arriva...
Il giorno sembra non finire mai;
bianca fischia ed acceca nel vento la neve:
solo tre anatre in volo vedrai e con un volo ormai greve
e con un volo ormai greve...
A cosa pensan nessuno lo saprà:
nulla pensan l'inverno e la grande pianura
e a nulla il gelo che il suolo spaccherà con un gridare che dura,
con un gridare che dura...
E il branco vola, vola verso sud.
Nulla esiste più attorno se non sonno e fame:
solo due anatre in volo vedrai verso il sud che ora appare,
verso il sud che ora appare...
Cinque anatre andavano a sud:
forse una soltanto vedremo arrivare,
ma quel suo volo certo vuole dire che bisognava volare,
che bisognava volare,
che bisognava volare,
che bisognava volare...
VideoEdited by AndreaEmiliani - 17/1/2016, 12:40