Minasan, konbanwa (Buonasera a tutti),
per la gioia degli scrittori in grado di comporre sia in prosa che in poesia, il solito Basho ha dato origine all’Haibun, nel senso che tale è stato definito il suo “Angusto sentiero del Nord”, ricompreso in un volume tradotto in italiano come “Il romitaggio della dimora illusoria”.
Probabilmente è per questo che, almeno all'inizio, gli Haibun erano essenzialmente diari di viaggio ridotti ai minimi termini.
Anche se non ci si riferisce a diari e si trattano altri argomenti che riguardano viaggi di fantasia (a parer mio, i migliori in assoluto), negli Haibun è comunque necessario non perdere di vista detta regola dei “minimi termini”.
La scrittura utilizza la prosa poetica
ma anche (lo slogan del buon vecchio Walter) no; se si opta per il no, il linguaggio, per contrasto, dovrebbe essere “netto e pulito” (non chiedetemi cosa vuol dire, non saprei dare una risposta seria, e questo, non lo dimenticate,
è un tutorial, serio per definizione
) e una o più composizioni poetiche (secondo tradizione: uno o più haiku oppure un solo senryu).
La parte in prosa deve avere al massimo, diciamo, la lunghezza di una extraextraextrashortshortshortstory, laddove dette composizioni non possono superare i tre versi cadauna.
Di preferenza deve essere utilizzato il presente indicativo.
A questo punto, dimentichiamoci tutto e veniamo alla pratica: per comporre il vostro Haibun potete utilizzare qualsiasi argomento, dall’autobiografia (mi raccomando, “short” è la chiave) al puro fantasy (inteso, questa volta, in senso stretto, quel genere letterario che vede come protagonisti draghi, fate, elfi, ecc…).
Si inizia con la prosa e si conclude con la poesia.
Se utilizzate la la prosa poetica, fatelo per tutta l'opera; idem se scegliete la prosa classica; questo per evitare di combinare un pastiche (qui inteso come pasticcio
)
Come composizioni in versi, mettete tutto quello che vi pare: “yuki haiku” (con kigo), “muki haiku” (senza kigo), “gendai haiku” (o haiku moderni; vanno bene anche senza metrica, cesura, kigo e con figure retoriche), “senryu” (anche senza kigo ma in metrica ed eventuali figure retoriche annesse e connesse).
Ultimi, ma,
fondamentali, gli “haiku scapigliati” di nostromica creazione, ovvero: insalata mista preparata a vostro gusto.
Come sempre,
domo arigato,
DarkShadow- San
Edited by Shadowinthedark - 26/7/2023, 13:48